E', questa, la terza edizione della mia bibliografia. Se non sbaglio, nessuna bibliografia ha avuto più di due edizioni e non so bene se io debba esser addolorato per questo inutile record. In ogni caso, il motivo di questa inesauribile produzione è dovuta sia alla scoperta di sempre nuove opere, sia al mio irrealistico desiderio di coprire l'intero panorama delle opere di astrologia. Questa edizione non sarà stampata: intendo infatti aver la possibilità di modificare e incrementare le schede già esistenti e di aggiungere nuove edizioni e solo un sito internet lo consente. E' dunque un lavoro progressivo, come ogni bibliografia, del resto, dovrebbe essere.
In questa nuova edizione, rispetto alla seconda a stampa:
- ci sono circa 1.200 nuove schede, corrispondenti ad altrettante nuove opere;
- molte schede sono state modificate per effetto della visione diretta dei libri;
- c'è un indice degli autori (nuovo);
- c'è un indice delle opere relative ai rapporti tra astrologia e peste;
- c'è un indice delle opere relative ai rapporti tra astrologia e terremoti;
- gli indici già presenti nell'edizione a stampa sono stati aggiornati e quello degli stampatori è stato esteso fino all'anno 1800;
- le bibliografie utilizzate sono aumentate di numero;
- una stella blu indica i libri che ho visto e letto;
- le "presenze" dei singoli libri nelle biblioteche sul web sono state aumentate, in particolare riguardo agli incunaboli e alle plaquettes;
- i richiami tra autori, opere e loro contenuti sono stati incrementati;
- la maggior parte delle schede è commentata ampiamente;
- le lingue dei testi che ho descritto sono latino, italiano, francese, spagnolo, inglese, tedesco, portoghese. C'è qualche scheda inoltre di libri scritti in olandese.
La ratio di questa edizione è la stessa delle precedenti: ho continuato a registrare opere di contenuto esclusivamente astrologico e altre in cui l'astrologia è menzionata nell'ambito di contesti diversi (politica, economia, medicina, storia, letteratura, etc.). Tra i numerosi esempi di questo secondo genere di opere rammento quelle del famoso economista italiano Pietro Verri (scheda n. 8373 bis), quella del medico Pierre Vignes (scheda n. 8403) e quella del diplomatico Giulio Cesare Capaccio (scheda n. 1384). Tra il quindicesimo e il diciassettesimo secolo l'astrologia rappresentò in effetti una sorta di spina dorsale del pensiero umano e fu quindi inclusa in opere con soggetti i più vari.
Lungo la strada il mio lavoro ha subito una mutazione genetica. Quando ho scritto la prima edizione si trattava d'una bibliografia commentata solo qua e là. Quando ho scritto la seconda, il lavoro ha assunto la natura di bibliografia analitica. Dopo aver letto un altissimo numero di opere, quelle presenti in questa edizione, ho scritto con uno spirito nuovo e il mio lavoro è così diventato una cronaca spezzettata lungo sei secoli di astrologia mondiale.
Ora: qualche parola sui criteri bibliografici che ho usato e qualche altra sull'astrologia in sé.Sono consapevole di non essere un vero bibliografo. Il professor Giancarlo Petrella, mio caro amico, me lo ripete senza sosta e cerca di insegnarmi le regole corrette di questa scienza, ma i suoi sforzi sono stati parzialmente inutili. Dopo tre edizioni, resto un avvocato interessato all'astrologia (più giù qualche nota al riguardo) e un collezionista di libri antichi su questo tema. In ogni caso, le schede di tutti i libri che ho visto e letto fisicamente o in digitale penso siano complete, con segnatura (per quelle stampate fino alla fine del XVIII secolo), paginazione, altezza in centimetri, carte fuori testo, ripiegate o non, illustrazioni. Ognuna di queste opere è commentata, e lo è stata ampiamente tutte le volte che a mio parere lo meritava. Ho inoltre indicato in ogni scheda quale edizione ho descritto specificamente e quali altre edizioni sono state pubblicate.Quanto ai libri che non sono riuscito a vedere e leggere (quelli, cioé, senza la stella nera sulla sinistra), ho usato quale fonte la combinazione tra le descrizioni delle biblioteche pubbliche sul web e quelle delle bibliografie indicate di seguito.In coda ad ogni scheda ho elencato le biblioteche sul web che posseggono copia della singola edizione: l'elenco è regolarmente aggiornato, ma si sa che è un panorama che cambia mensilmente. Credo comunque che il numero delle biblioteche che posseggono un libro costituisca un buon indicatore della sua effettiva rarità, principalmente per i libri pubblicati fino alla fine del XVII secolo. I nomi delle biblioteche pubbliche sono scritti quasi per esteso, perché è mia opinione che le abbreviazioni siano roba per adolescenti o figlie di deprecabili linguaggi aziendali.Infine, la mia opinione sull'astrologia.Qualche volta sembra funzionare in modo sorprendentemente corretto; qualche volta è interamente fallace. Nessuna opinione conclusiva, dunque. L'astrologia non è scienza e non è arte, ma avendola maneggiata per più di mezzo secolo posso dire che mi sono molto divertito e continuo dunque su questa strada.A parte le mie personali relazione e opinione con e sull'astrologia, noto che essa è la "scienza" più antica dell'umanità e ha rappresentato il primo sistema di classificazione dei tipi umani con l'uso di parametri diversi dalla forza fisica, dalla bellezza, dal denaro e dal censo. E' ragione sufficiente, a me pare, per legittimare una curiosità irresistibile sui meccanismi operativi di questo fenomeno, sopravvissuto per quattromila anni: se poi si pone la mente sul fatto che i protagonisti della disciplina astrologica sono l'umanità e le stelle, sopravvivenza e curiosità trovano piena giustificazione. Se si riesce ad accettare con un assurdo atto di fede il principio-base ("Il destino umano è almeno parzialmente ed entro certi limiti già scritto, è verificabile a priori e dipende dalla posizione fittizia delle stelle al momento della nascita"), si constaterà che il sistema astrologico è governato al suo interno da regole logiche, affascinanti come tutto ciò che a logica obbedisce.
Sfortunatamente ho avuto l'idea di scrivere in inglese i commenti alle opere quando era troppo tardi. Una traduzione dall'italiano sarebbe ora la tredicesima fatica di Ercole e io non sono Ercole. Per conseguenza, questo è il solo testo in inglese del mio lavoro e me ne scuso. A parte i commenti delle schede, penso però che le descrizioni dei libri (i.e. la segnatura, la paginazione, le illustrazioni) siano comprensibili anche per chi non parla italiano.
E’ la prima e la sola bibliografia che ha quale oggetto esclusivo opere di astrologia, e opere che ne trattano
passim, pubblicate dall’inizio della stampa fino al 1930.
Le descrizioni dei testi sono per quanto possibile complete e in ogni scheda sono indicati i riferimenti bibliografici e le biblioteche sul web che posseggono la relativa edizione.
La gran parte delle schede contiene anche il commento dell’autore sul contenuto delle opere.