<<   N. 2381   >>

★ Engels, Johan [1463-1512]. [Al recto della prima carta] Astrolabium planum in tabulis ascen//dens: cōtinens qualibet hora atq[ue]// mìnuto. Equationes domo[que] ce//li: moras nati in utero matris// cum quodam tractatu nati//uitatum utili ac ornato:// necnon horas inequa//les pro quolibet cli//mate mundi. [Al colophon, in D10 verso: Opus astrolabij plani in tabulis: a// Johãne Angeli a nouo elaboratus// explicit feliciter: Jmpressum venetijs per iohannê Emericū de Spi//ra alemanus: Anno salutis millesi//mo quadringētesimo nonagesimo// quarto: quinto idus Junij (9 giugno 1494)].

In 4° (18.7 cm), [ ]4 a-e8 f-s4 (ma m3 e non m1) t-y8 z12 (ma z2 e non z3) A-C8 D10, cc. [170], 44 righe per pagina. Il recto della quarta carta è bianco. Giglio al frontespizio. Capilettera incisi con motivi floreali, a fondo nero (alcuni di grandi dimensioni). Carattere gotico. Incisione alla prima carta verso, a piena pagina (un astrologo regge la sfera sotto un cielo stellato). Le carte da 41 a 88 recano complessivamente 408 piccole incisioni, 360 delle quali raffigurano figure di uomini e animali al centro di diagrammi astrologici, 12 i Segni Zodiacali e 36 figure umane che corrispondono ai vari Pianeti.

Seconda edizione.

E’ una piacevole versione della cosiddetta astrologia aforistica, costruita attraverso sintetiche “sentenze” tratte dalle posizioni dei Pianeti nei singoli gradi dello Zodiaco. Celebri, e base di questa versione semplificata e atecnica dell’astrologia, gli aforismi di Ptolemaeus, più e più volte tradotti, ritrascritti, imitati, fonte di ispirazione e così via. Tra le carte 93 e 124 sono raffigurati, e si tratta di belle incisioni, i 7 Pianeti e, tra le carte 125-135, i 12 Segni con altrettanti, piccoli diagrammi astrologici.

Johan Engels o Engel (il suo nome italianizzato è Giovanni Angelo e latinizzato Johannes Angelus), tedesco di Baviera, fu allievo prediletto di Regiomontano a Vienna. Proseguì gli studi in Italia, e quindi ad Augusta, dove praticò la medicina e l’astrologia. Pubblicò la traduzione del De Magnis Conjunctionibus di Albumasar (vedi l’edizione originale nella scheda n. 144).

L’opera è in buona parte ispirata a Pietro d’Abano (vedi la scheda n. 6148) e Firmicus Maternus (vedi le schede nn. 2631-2633).

Nelle prime 40 carte vi sono tavole astrologico-astronomiche; altre tavole, che indicano la distanza nel tempo tra il concepimento e la nascita in relazione alle posizioni della Luna, si trovano alle carte da 89 a 92. Altre tavole astrologico-astronomiche occupano le carte da 136 a 169. La seconda parte contiene i cosiddetti paranatellonta (di ispirazione da Pietro d’Abano): per ogni grado di ognuno dei Segni dello Zodiaco (30 per ciascun Segno) vi sono altrettante figurine all’interno di schemi zodiacali. Le figurine corrispondono al breve commento che è stampato sopra ciascuna di esse: per esempio, all’ 8° grado dell’Ariete (Homo litigiosus et occisor) è raffigurato un uomo con una balestra nella mano destra; oppure al 7° grado del Sagittario (Mulier stans ociosa) è raffigurata una donna che chiacchiera; al 25° grado dei Gemelli è raffigurato un uomo con un libro aperto in mano (Homo studiosus erit). Un altro esempio: al 11° grado dello Scorpione è raffigurato un uomo con uno scorpione in mano (Homo invidus erit). Un ultimo esempio: al 29° grado dell’Acquario è raffigurato un pesce (Homo instabilis erit). La terza parte ha ad oggetto il significato dei vari Pianeti, da Saturno alla Luna, nei Segni e nelle Case, e successivamente le caratteristiche generali dei Segni quando vi si trova l’Ascendente (che fino al XIX Secolo si chiamava oroscopo). E’opera, nel suo genere, di divertente e piacevole lettura.

Esemplari (non esaustivamente): Bibl. Com. Archiginnasio, Bologna (2); Bibl. Apostolica Vaticana; Bibl. Seminario Vescovile Genova; Bibl. Naz. Centrale Firenze; Bibl. Seminario Vescovile Gorizia; Bibl. Com. Mantova; Bibl. Civica Trivulziana, Milano; Bibl. Com. Modena; Bibl. Universitaria Padova (frammento); Bibl. Com. Augusta, Perugia; Bibl. Accademia dei Lincei e Corsiniana, Roma; Bibl. Civica Gambalunga Rimini; Collegiata di San Candido; Bibl. Com. Trento; Bibl. Com. Udine; Bibl. Civica Verona; University College London; Wellcome Library; Edinburgh University; Bodleian Library, Oxford (2); Glasgow University; British Library; Bibl. Interuniversitaire Sainte Geneviève, Paris (2); BNF (6); Bibl. Mun. d’études et d’information, Besançon; Observatoire de Paris; Bibl. Mazarine Paris; Bibl. Nacional Madrid; Bibl. Universitaria Salamanca; Bayerische Staatsbibliothek München; Herzog August Bibliothek, Wolfenbüttel; Niedersächsische Staats und Universitätsbibliothek, Göttingen; Thüringer Universitäts und Landesbibliothek, Jena; Vrije Universiteit Amsterdam; UCLA Library, Los Angeles; Smithsonian Institution, Washington; Adler Planetarium, Chicago; Linda Hall Library, Kansas City; University of Texas, Austin; Library of Congress; Brigham Young University, Utah; Henry Huntington Library Art Collections and Botanical Gardens, San Marino, California.

Bibliografia: GW 1901; Klebs 375.2; Hain-Copinger 1101; Graesse I 129; Brunet I 290 (“n’est guère moins précieuse que la précédent”); Caillet I 293 (sub Angelus); Dorbon 104; Houzeau-Lancaster 3256; Riccardi II II 81 ; Grassi p. 23.

★ Editio princeps: 27 novembre (?) 1488, Augustae Vindelicorum [Augsburg], Erhard Ratdolt, in 4°, 24 cm, [ ]4 a-n8 o-s4 t-y8 z12 A-C8 D12, cc. [174] [2 bianche], 40 righe per pagina, con le stesse immagini dell'edizione del 1494 (ma manca quella che in tale edizione si trova al verso della prima carta: vedi sopra) e con il titolo a carta 1 recto Astrolabium planum in tabulis, ascendens,// co[n]tinens qualibet hora atque mi[nu]to. Equa//tiones domorum celi. Horã nati in vtero// matri cuz quodã tractatu nativitatu[m] vtili// ac ornatu[m]. Nec nõ horas inequales p quo// libet climate mundi [in fine, in D10 verso:] Opus astrolabii plani in tabulis, a Johan//ne Angeli, artium liberalium magistro, a no//vo elaboratum, explicit feliciter, Erhardi Rat//dolt Augustensis viri solertis: eximia indu//stria: & mira imprimendi arte: qua nup[er] ve//necijs: nunc Auguste vindelicorum excellit// nominatissimus. Vigesimo septimo kalen//das novembris, M.CCCC.LXXXVIII.//Laus Deo. Dedicatoria di Erhard Ratdolt ad Albrecht IV Duca di Baviera alla carta 2 recto, assente nell'edizione del 1494. Esemplari: (non esaustivamente): Bibl. Com. Archiginnasio, Bologna; Bibl. Civica Angelo Mai Bergamo; Bibl. Apostolica Vaticana (2); Bibl. Naz. Vittorio Emanuele III, Napoli (3); Bibl. Naz. Centrale Firenze; Bibl. Rambaldi, Coldiroli; Bibl. Ambrosiana Milano; Bibl. Lonato; Bibl. Com. Reggio Emilia (esemplare incompleto); Bibl. Accademia dei Lincei e Corsiniana, Roma; Bibl. Com. Treviso; Bibl. Civica Verona; Bibl. Civica Bertoliana, Vicenza; British Library; London Astronomical Society; Cambridge University; Russian State Library; Universitäts und Forschungsbibliothek Erfurt; Niedersächsische Staats und Universitätsbibliothek, Göttingen; Staats und Universitätsbibliothek Hamburg; Bayerische Staatsbibliothek München; BNF (2); Bibl. nationale Universitaire Strasbourg; Brigham Young University, Utah; Columbia University, New York; Dallas Public Library; The National Library of Medicine of the USA; University of California, Berkeley; University of California, Bancroft; University of Illinois, Urbana; Henry Huntington Library Art Collections and Botanical Gardens, San Marino, California. Bibliografia relativa: Klebs 375.1; Hain-Copinger 1100; GW 1900; Riccardi I 1 2; Houzeau-Lancaster 3252; Dorbon 104; Grassi p. 23; Zinner n. 320.

Altra edizione: 1 dicembre 1502, Venetia, Emericum de Spira, in 4°, con le stesse xilografie dell’edizione del 1494, in 4°, cc. [170], in caratteri gotici e con il titolo, stampato in rosso e nero, Astrolabium planum in tabulis ascen//dens, continens qualibet hora atque// minuto equationes domorum ce//li, moram nati in utero matris,// cum quodam tractatu nati// vitatum utili ac ornato,// necnon horas inequa//les pro qualibet cli//mate mundi. [In fine:] Opus astrolabii plani in tabulis, a Jo//hanne Angeli a novo elaboratum, explicit feliciter. Impressum Vene//netiis (sic) per Lucam Antonium de// Giunta Florentinum, anno// salutis millesimo quin//gentesimo secundo, kalendis decembris. Esemplare della Brasenose College Library, Oxford. La Middle Temple Library, London, possiede un esemplare con segnatura [ ]4 a-e8 f-s4 t-y8 z12 A-C8 D12, di cc. [176]. Bibliografia relativa: Riccardi I 1 2; Houzeau-Lancaster 3252; Olschki 13097; L’astrologia 204.

L’opera fu tradotta, con varie rielaborazioni, in inglese nel 1655 (vedi sub Turner, Astrologicall opticks, scheda n. 8216).