★ Alliaco, Pietro (D’Ailly, Pierre) [1352-1420]. [Al recto della prima carta] Cōcordātia astronomie cū theologia//. Cōcordātia astronomie cū hystorica// narratione. Et elucidariū duo pre//cedentium: dñi Petri de Aliaco car//dinalis Cameracensis. [al colophon, carta 55 verso: Opus concordantie astronomie cum theologia necnon hystorice verita: nar//ratione explicit feliciter. Magistri Joannis angeli viri peritissimi diligēti cor//rectione. Erhardiq[ue] Ratdolt mira imprimendi arte: qua nuper Uenetijs nûc// Auguste vindelicorum excellit nominatissimus. 4 nonas Januarij. 1490] (2 gennaio 1490).
In 8° (20.7 cm), a-g8, cc. [56]. Capilettera e schemi astrologici nel testo (l’oroscopo di Cristo è in e4 recto; quello del Diluvio universale al verso di e3; quelli dell’inizio del Mondo, in due diverse versioni, in b5 recto e in f7 verso). Incisione a piena pagina alla prima carta verso, che ritrae l’astrologo di fronte al teologo. Grande marca stampata in rosso e nero all’ultima carta, sopra la quale si legge: Erhardi Ratdolt foelicia conspice signa.// Testata artificem qua valet ipse manum. Il verso dell’ultima carta è bianco. Carattere gotico (39-40 righe per pagina).
Editio princeps.
Maestro di teologia all’Università di Parigi, Vescovo di Puy e Cambrai, fu uno dei promotori del Concilio di Costanza (1414-1418), ove sostenne la preminenza dell’autorità conciliare su quella del Papa (Bezza, infra). Ebbe un’autentica passione per l’astrologia, tema sul quale scrisse numerosi trattati, così come scrisse di geografia (Imago Mundi, 1410, testo utilizzato da Cristoforo Colombo) e meteorologia. Sostenne la compatibilità dell’astrologia con la teologia, scienze entrambe governate dalla legge divina, e affermò che l’esistenza di pessimi astrologi non comportava un giudizio negativo sull’astrologia. Considerò le natività di Gesù Cristo e della Vergine Maria, pur convenendo sull’estrema difficoltà di redigerle sulla base di dati di nascita attendibili, ed eluse la conseguente accusa di eresia affermando che non vi era nulla di blasfemo nell’attribuire un’influenza fisica dei Pianeti anche nel caso di soggetti divini, considerata la natura divina delle Stelle.
Opera (scritta da Alliaco nel 1414) nella quale si tratta delle congiunzioni e del loro significato astrologico tra Giove e Saturno (i Pianeti lenti, in allora, prima della scoperta di Urano, Nettuno e, fino a che non è stato “squalificato” come Pianeta, Plutone), cui gli antichi astrologi attribuivano grande importanza e spesso significati non positivi. Le congiunzioni sono di 4 tipi: minore (ogni 20 anni), grande (ogni 60 anni), maggiore (ogni 240 anni) e massima (ogni 960 anni). Quando era “massima”, perché avveniva “da una triplicità all’altra” (ad esempio dalla fine del Cancro all’inizio dell’Ariete), era legittimo temere terremoti, nuovi grandi diluvii, carestie e mutamenti definitivi nei Regni.
I 2 oroscopi dell’inizio del Mondo differiscono principalmente per la posizione di Mercurio, che in quello in f7 verso si trova nell’Ariete, insieme al Sole e alla Luna, mentre nell’altro è nei Gemelli (posizione astronomicamente impossibile). Conformemente alle convinzioni di tutti gli astrologi antichi, in entrambi gli oroscopi della Creazione il Sole è all’inizio dell’Ariete, cioè nel primo dei Segni dello Zodiaco, ciò che ha in effetti una sua logica, se non astronomica, quantomeno mistica (Ariete=inizio delle cose).
Esemplari: Bibl. Universitaria Bologna; Bibl. Queriniana Brescia; Bibl. Apostolica Vaticana; Bibl. Com. Ferrara; Bibl. Naz. Centrale Firenze; Bibl. Estense Universitaria, Modena; Bibl. Montecassino; Bibl. Naz. Vittorio Emanuele III, Napoli; Bibl. Universitaria Padova; Bibl. Palatina Parma; Bibl. Com. Piacenza; Bibl. Corsiniana Roma; Bibl. Casanatense Roma; Bibl. Collegiata San Candido; Bibl. Com. Treviso; Bibl. Naz. Marciana, Venezia; British Library; University College London; University of London, Warburg Institute; Durham Library; Liverpool University; Glasgow University; Bodleian Library, Oxford; Staatsbibliothek Berlin; Niedersächsische Staats und Universitätsbibliothek, Göttingen; Herzogin Anna Amalia Bibliothek, Weimar; Herzog August Bibliothek, Wolfenbüttel; Bayerische Staatsbibliothek München; BNF (3); Observatoire de Paris; Universitätsbibliothek Basel; Bibliotheek van de Univ. Van Amsterdam; Bibl. Universidad de Sevilla; Bibl. Nacional de Portugal; Russian State Library (2); Harvard University, Houghton Library; Harvard University, Medical School, Countway Library; Yale University; Cornell University, New York; New York Public Library Research; Princeton University; University of Pennsylvania Library; Smithsonian Institution, Washington; Indiana University; University of Illinois; Saint Louis Public Library; Linda Hall Library, Kansas City; Southern Methodist University, Bridwell Library, Dallas; University of Arizona; University of Toronto, Trinity College Library.
Bibliografia: Bezza I 594; Bibl. Magica 36; L’astrologia 197; Klebs 768.1; Hain 834; GW M31932; Graesse I 81; Houzeau-Lancaster 4232; Thorndike Capitolo XLII; CATAF; Grassi p. 17.