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★ "Savi, Buonardo" (D'Aviso, Urbano) [1618-1685] - Galilei, Galileo (?) [1564-1642]. Trattato della Sfera di Galileo Galilei, Con alcune Prattiche attorno à quella, e modo di fare la Figura Celeste e suoi [sic] Direttioni, secondo la Via Rationale. Di Bvonardo Savi. Dedicato Al Eminentiss. e Reuerendiss. Prencipe Gio. Carlo Card. de' Medici. In Roma, per Nicolò Angelo Tinassi 1656. Con licenza de' Superiori. A spese di Domenico Grialdi Libraro.

In 12° (13 cm), antiporta incisa in rame, fuori testo, A8 A-M12 N6 (G3 è segnata C3), cc. [8], pp. 296, cc. [2] [4, delle quali 3 ripiegate, con incisioni, fuori testo, dopo le pagine 120, 212, 230 e in fine]. All'antiporta incisa in rame sono raffigurati uomini armati attorno ad un piedistallo su cui si trova la Sfera; sulla destra un uomo guarda il cielo con il cannocchiale. Piccole incisioni e tavole nel testo. N5 verso è bianca. Errata in N6 recto e verso (in qualche esemplare questa carta è bianca). Capilettera e testatine xilografici. La dedica di Domenico Grialdi è datata in A3 recto Roma 20. Marzo 1656. Le carte fuori testo sono spesso in tutto o in parte mancanti.

Alla dedica di Grialdi segue nel testo la breve lettera al lettore di "Buonardo Savi", che afferma d'aver tratto l'opera da un manoscritto di Galileo di proprietà di Scipione Santrochet e di avervi aggiunto un trattato del modo di fare la Figura Celeste (da pagina 2011), che, a differenza del resto dell'opera, ha natura squisitamente astrologica e altro non è se non la riproduzione di una parte della Ruota planetaria che va sotto il nome di Bonaventura Cavalieri (scheda n. 1579). E' circostanza in genere trascurata (direi giustamente) dagli studiosi, che molto di più hanno dedicato la loro attenzione all'autenticità del Trattato della Sfera (i.e. la prima parte dell'opera), che non si talvolta è ritenuto frutto del pensiero e dello scritto di Galileo, bensì opera dello stesso D'Aviso (o Daviso o Davisi). L'opera fu comunque inserita, nonostante i dubbi sulla sua autenticità, nell'edizione del Dozza delle opere di Galileo, pubblicata nello stesso 1656. Quale che sia la verità, è peraltro curioso che proprio Galileo abbia sostenuto qui che la Terra fosse immobile ...

Esemplari: Bibl. Com. Luciano Benincasa, Ancona; Dipartimento di fisica e astronomia DIFA, Univ. Bologna; Bibl. Museo Galileo, Firenze; Bibl. Nazionale Centrale Firenze; Osservatorio Astronomico Capodimonte, Napoli; Bibl. Com. Dante Alighieri, Foligno; Osservatorio Astronomico Roma; Bibl. Sperelliana Gubbio; Bibl. Universitaria Alessandrina, Roma; Bibl. Naz. Centrale Vittorio Emanuele II, Roma; Cambridge University, Special Collections; British Library; National Library of Wales; Universitätsbibliothek Freiburg; Deutsche Museum München; Bayerische Staatsbibliothek München; Niedersächsische Staats und Universitätsbibliothek, Göttingen; Herzog August Bibliothek, Wolfenbüttel; Bibl. Interuniversitaire Sainte Geneviève, Paris; Bibl. Mun. Abbeville; BNF; Museum d'Histoire naturelle, Paris; Observatoire de Paris; Landesbibliothek Österreich - Südtirol; Harvard Ubiversity, Houghton Library; Library of Congress; New York State Library; Smithsonian Institute Washington; Michigan University; Ohio University; Oklahoma University; Brigham Young University; Berkeley Libraries; Burndy Library, San Marino, California; Henry Huntington Library, Art Collections & Botanical Gardens, San Marino, California; Thomas Fisher Rare Book Toronto.

Bibliografia: Riccardi I 1 398 ("Il vero compendio della sfera composto del Galilei [...] sembra irreparabilmente perduto"); Gamba 480; Houzeau-Lancaster 9653; Olschki 6672; Piantanida 1548; Graesse III 16.