<<   N. 1723   >>

★ “Cocles, Bartholomaeus” (Della Rocca, Bartolomeo, detto anche “Corvus”) [1467-1504]. Bartholomei Coclitis Chy//romantie ac physiono//mie Anastasis: cu[m] approbatiõe ma//gistri Alexã//dri d. Achil//linis. [al colophon: Bononiae, impressum per Ioannem Anto//nium Platonidem Benedictorum ciuem// Bononiensem Anno domini.// M.ccccciiij (1504). die vero. iiij.// Mensis Septembris. Illu//strissimo dño Joan//ne Bentiuolo ij. fe//liciter guber//nante].

In folio (25.5 cm), a-b6; aa-ff6 A-L6 M4 N-X6 Y4, cc. [12] [164]. Testo su 2 colonne. Carattere gotico. Incisione sotto i dati editoriali con la sigla IAP. Incisioni alle carte k2 recto e verso. Il verso dell'ultima carta è bianco. Il proemio (le prime 12 carte) di quest’opera è costituito dall’opera di Alessandro Achillini, già pubblicata l’anno precedente (al colophon: [Bologna] ex arte et officina Ioannis Antonij de Benedictis ciuis Bononiensis, Anno Domini 1503, in folio, 25 cm, a-b6, cc. [12]), con il titolo Alexander Achillinus Bononiensis De chyromantiae principiis et physionomiae (Esemplare della Bibl. Lancisiana, Roma). Epistola dedicatoria di Orazio Biccardi ad Alessandro Bentivoglio datata Bologna 15 dicembre 1503. Su questo Autore vedi l’Opera omnia, oggetto della scheda n. 38 bis.

Prima edizione.

E’ la sola opera di Cocles (Bartolomeo Dalla Rocca, detto anche Corvus, nato a Bologna il 19 marzo 1467 alle 3 del mattino, riferisce Thorndike, infra) che ho ritenuto di descrivere: questo Autore, in effetti, va considerato più un cultore della fisiognomica e della chiromanzia che dell’astrologia. Della vita di Bartolomeo della Rocca dà ampie notizie Thorndike; mi limito qui a rammentare che egli morì della morte violenta che egli stesso aveva predetto per sé, avendo ricevuto un colpo in testa da (pare) Antonio Capponi. Della Rocca non fu comunque un astrologo, se non nella limitata misura in cui la fisiognomica necessita di qualche nozione relativa a tale disciplina (le linee della fronte hanno generalmente a che fare con il pianeta Saturno). Nulla invece ha a che spartire, almeno in partenza, la chiromanzia con l’astrologia, non potendosi a mio parere considerare momenti di contatto le mere denominazioni “planetarie” di parti del palmo. E’ per queste ragioni che avevo originariamente deciso di escludere Bartolomeo Della Rocca dalla mia bibliografia, come ho da essa escluso, pur citandolo, Giacomo Tricasso di Mantova; ne faccio invece cenno per dire che quel che egli ha scritto, pur non facendo parte della letteratura astrologica, ne utilizza comunque nomi e simboli. Tale è il caso di quest’opera che dedica 7 capitoli alla determinazione della natura dei 7 Pianeti; tale anche è il caso dell’opera anonima con il titolo Chiromantia, che ho descritto sopra, e della Chiromancia di Rothmann, mentre tale non è il caso, per esempio, dell’opera con il titolo Cyromancia Aristotilis cum figuris, che ho citato nella scheda di Chiromantia. Detto questo, ribadisco che occorre non far confusione tra chiromanzia e fisiognomica da una parte e astrologia dall’altra, perché l’estrazione di queste discipline è diversa: mentre infatti la sola “madre” dell’astrologia è l’astronomia, chiromanzia e fisiognomica hanno quale “genitore” il corpo umano e dell’astrologia utilizzano solo una parte del linguaggio.

Quando ho visto quest’opera (alla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano) non avevo con me l’Opus Mathematicum di Johannes Taisnier, accusato da molte fonti d’aver plagiato la Chiromantia di Cocles. Non sono stato quindi in grado di verificare se l’accusa sia o meno fondata. Posso però confermare che l’impianto delle due opere è davvero assai simile.

Esemplari: Bibl. Marucelliana, Firenze; Bibl. Lancisiana Roma; Bibl. Com. Archiginnasio, Bologna (esemplare mutilo); Bibl. Civica Queriniana, Brescia; Bibl. Statale Cremona; Bibl. Naz. Centr., Firenze (esemplare mutilo); Bibl. Biomedica Università Firenze; Bibl. Com. Mozzi-Borgetti, Macerata; Bibl. Naz. Braidense, Milano; Bibl. Vallicelliana, Roma; Bibl. Casanatense, Roma; Bibl. Naz. Centr. Vittorio Emanuele II, Roma (esemplare mutilo); Bibl. Com. Trento; Bibl. Naz. Marciana, Venezia; Bibl. Apostolica Vaticana; BNF (2); Bibl. Interuniversitaire de La Sorbonne, Paris; Museum d'histoire naturelle, Paris; Bodleian Library, Oxford; Brititsh Library; Österreichische Nationalbibliothek Wien; Bayerische Staatsbibliothek München; Herzog August Bibliothek, Wolfenbüttel; St. Galler Bibliothek; Det Kongelige Bibliotek; Polish National Library (esemplare incompleto); The National Library of Medicine of the USA; UCLA Los Angeles.

Bibliografia Thorndike IV pp. 49; Graesse II 207; Orlandi p. 68.

Ricordo di seguito solo qualcuna delle numerosissime edizioni, in varie lingue (Graesse II 207 cita edizioni in francese e in inglese rispettivamente del 1546 e del 1613 che non ho potuto identificare; Caillet I 2411-2413 edizioni del 1560, Paris, Pierre Drouart, in francese; 1534, Argentorati, in latino; 1597, Lichae, Erbenius, in latino; 1698, Rouen, Bensogne, in francese; Dorbon 786-787 le edizioni in francese del 1638, Denis Bechet, e del 1679, Rouen, David Berthelin):

1514 [in N8 recto: Item dis fünflicht büchlin ist gedruckt// durch Joãnem Brüninger zü Straßurg// vßgangen vff Montag nachs vnsers liebê frau//wen der geburt tag. Jm iar. 15.14], in 8°, 15.5 cm, A-N8, cc. [104], incisione di una mano chiusa a pugno al frontespizio ripetuta in in N7 recto e ulteriori 160 incisioni di mani da C4 verso a N7 verso, con il titolo Ein schöttes Büchlin Der kunft// Chiromãtia deß wolgelertê Ma//gistri Andree corui võ Mirãdula. Esemplare della Bayerische Staatsbibliothek München;

1514-1515 [In Y4 recto: Papie [Pavia] impresse Per Magistru[m] Bernardinum de Garaldis 1515 die 19 mensis Ianuarii] [In BB4 verso: Impressa Papie Per Magistru[m] Bernardinum de Garaldis 1514 die 5 Decembris], con il titolo Infinita nature secreta quibuslibet hominib[us] contingentia preuidenda cauenda ac p[ro]seque[n]da declarant in hoc libro co[n]tenta. Physionomia summi Aristotelis. Physionomia Michaelis Scoti. Physionomia Coclitis. Chyroma[n]tia ejusde[m]. Cum Approbatio[n]e Achilini, in folio, cc. 6 128 [6] 23 [1]. Esemplare della Bibl. Naz. Marciana, Venezia;

1517 [Al colophon: Bononiae, per Hyeronimum de Benedictis], in folio, con il titolo Bartholomei Coclitis Chyromantie ac physionomie anastasis cum approbatione Alexandri de Achillinis. L’opera di quest’ultimo rappresenta il proemio dell’opera di Cocles. Esemplare della Bibl. Trivulziana, Archivio storico, Milano;

30 giugno 1523 [Al colophon: Impressum Bononie, per Hieronymum de Benedictis calcographum Bononiensem, 1523. Die vltimo Mensis Iunij], con il titolo Bartholomei Coclitis Chyromantie ac physionomie anastasis: cum approbatione Alexandri Achillinis, in folio, A-B4 A-R4 Aa4, cc. 8 102 [4]. Esemplare della Bibl. Universitaria Bologna. Bibliografia relativa: Graesse II 207;

1524, Strassburg, Joanne Gzieninger, in 8°, con il titolo Ein kurtzer bericht// […]. Esemplare della Libreria Benjamin Katz, Toronto;

24 gennaio 1530, Marzaria a la Libraria dal Iesus appresso San Zulian, Ad instantia de Nicolo et Domenico Fradeli, MDXXX Adi XXIIII Zener, con il titolo Opera nova de Maestro Andrea Corvo da Carpi habita a la Mirandola Tratta de la Chiromantia. Fonte: Thorndike V p. 64;

1531, Vinegia, per Marchio Sessa. Esemplare della BNF. Bibliografia relativa: Rosenthal 1026-1027;

1535, Getruckt zů straßburg durch M. Jacob Cammerlander von Mentz, con il titolo P̃hisioñõmi vñd// Chiromanci.// Eyn news Complexion büch//lein der menschen geburt sitten geberden vnd neyg//ligkeyten auß der Phisionomi Chiromanci den siben // Planeten zwölff Zeichen vnnd den XXXvj. Bildern// deß himels Auch nach den zwölff monaten leichtlich// vnd grundtlich zůlernen auß Platone Aristotele Pto//lomeo Hali Albumasar vnnd Johanne Künigsper//ger &c. in fünff büchlin kurtzlich gezogen Vnd im sech//sten werden erzelt wunder gstalt lewt mit jren sitten, in 4°, 21 cm, cc. [4] lxxiiij [2]. Vignetta al titolo (i Segni dello Zodiaco). Esemplari nelle seguenti biblioteche: University of Delaware, Newark; Herzog August Bibliothek, Wolfenbüttel;

Settembre 1536, Argentorati [Strasburg], apud Ioannem Albertum, in latino, in 8°, A-N8 O4, cc. [108]. Esemplare della Bibl. Casanatense, Roma (esemplare mutilo). Bibliografia relativa: Cicognara 2434;

1550, in Vinegia, per Giouita Rapirio, con il titolo La Geomantia di Bartholomeo Cocle, filosofo integerrimo; nuouissimamente tradotta, e data in luce, A-Y4, cc. 88. Esemplare della Bibl. Civica Queriniana, Brescia. Bibliografia relativa: Rosenthal 943; Graesse II 207;

1551, Argentorati, [Georg Messerschmidt], in 8° A-N8 O4, cc. [108], in latino. Esemplare n. 37 del catalogo di Scheler-Brieux, Parigi, Précurseurs et novateurs Médecines & Médecins de la Reinaissance, del luglio 2009;

1552, con le stesse caratteristiche dell’edizione del 1550. Esemplare della Bibl. Trivulziana, Archivio storico, Milano;

senza data, ma XVI-inizio del XVII secolo, né dati editoriali, con il titolo Libro del muy excellente y mas exerçitado maestro en arte de chiromatia maestre Andreas Corui de la Mirandula para los que de çirurgia y mediçina secretos grandes alcansar quisiere muy neçesario trata en el de las cuatros coplexiones de los hobres y da senyales en la mano assi de hombre como de mujer para conoçer y pronosticar de la complexion del presente passado y venidero de cada uno […] nuevamente traduzido de latin en rromançe por Hernando de la calçada, cc. [92], in 8°. Esemplare della Bibl. Nacional de Madrid.

★ A queste edizioni ne aggiungo altra, notevolmente tarda quanto minor rispetto alle precedenti e dunque di destinazione popolar-divulgativa. Non si può realmente dire “appartenga” a Cocles, ma quantomeno da Cocles l’effettivo autore ha tratto spunto. E’ stata pubblicata ad Amsterdam, Per Giulio Giansonio nel 1641, con il titolo Trattato di chiromantia Avtore Rodolfo Coclenio, in 8°, 10.2 cm, A-C8 (C3 segnata B3), pp. 48; fregio al frontespizio; capilettera; incisione al margine a p. 9 e mani chiromantiche incise alle pp. 10, 30 e 36. Esemplari: British Library. Appartiene alla stessa natura popolare e trae anch’essa spunto dall’opera di Cocles la plaquette pubblicata a Mainz da Peter Jordan nel 1532 (Meintz bey Peter// Jordan, im Augstmon.// M.D.XXXII) con il titolo Complexion, natür// vñ eigenschafft eines yeden menschen zü erfaren, ob// man schon den tag vñ stundt, seiner gebürt nit weste, kan yhm doch auß diesem büchlein geweissagt werden, vnther welchem zeichen vñ// planeten er geboren sey […], in 4°, 20 cm, cc. [12], con incisioni allegoriche di Venere, Marte e Saturno e grande marca tipografica al titolo. Ne posseggono esemplari la Stadtbibliothek Mainz e il Germanisches Nationalmuseum Nürnberg.