★ Albizzini, Bartolomeo [?-1703?]. Trattato astrologico di quanto influiscono le Stelle dal Cielo a pro, e danno delle cose inferiori questo Anno 1670. Calcolato alla longitudine, e latitudine della citta di Firenze da Bartolommeo Albizini Fiorentino. E dedicato dal medesimo al Reverendissimo Padre D, Paolo Erminio Bernabò Abate Vallombrosano, e Depositario Generale della sua Religione. In Firenze, nella Stamperia di Francesco Onofri, 1670. Con licenza de’ Superiori.
In 4° (20.5 cm), ✝6 A-B8, pp. 42, cc. [1]. Frontespizio in cornice xilografica. Lettera dedicatoria dell’Autore a D. Paolo Emilio Bernabò abate Vallombrosano datata Firenze li 15 Gennaio 1670 in✝2 recto. Stemma del dedicatario al frontespizio. Iniziali e fregi xilografici. Incisione a pagina 12. L’ultima carta contiene, come d’uso, l’elenco dei giorni utili per cauar sangue. L’autorizzazione alla stampa è al verso del titolo ed è datata 27 dicembre 1669.
Il Trattato è stato pubblicato dal 1670 (o forse dal 1666) al 1727, una durata nel tempo che ha pochi rivali. È al livello, quanto a “produzione”, di Montalbani, Moneti, Zoboli, Caesius, Freymund, Carnevale, Cattinello, Crespin, Ingegneri, Carion, Ghirardelli, Gestrinus, Croce e della stirpe dei de Laet. Quella descritta è la prima uscita nota (ma vedi infra nel commento). Le annate mancanti non ritengo corrispondano ad anni nei quali il Trattato non è stato pubblicato: con ogni probabilità tutte le copie sono andate perdute ovvero non sono in possesso di biblioteche pubbliche. Nonostante questa robusta “produzione”, non sono riuscito a trovare dati biografici di questo autore e i suoi Trattati, a differenza di altre opere analoghe della stessa epoca, sono di particolare rarità. Ho indicato la data della sua morte nel 1703 perché dal Trattato pubblicato nell’anno 1704 compare l’attribuzione al “già Bartolommeo Albizzini”. Il Trattato continuò comunque ad uscire per altri 16 anni almeno curato dal figlio Antonmaria, che l’aveva stampato dal 1686.
Quanto al Trattato oggetto di questa scheda, si tratta, come già ho scritto, della sua prima uscita nota, ma va detto che nella dedica Albizzini scrive d’essersi indotto a stampare anche quest’Anno il Libretto delle mie osservazioni astronomiche. Nella lettera al lettore, che segue la dedica, Albizzini è ancora più specifico: Eccoti il quinto abbozzo delle mie osservazioni Astronomiche, scrive, ciò che consentirebbe di far risalire la prima uscita al 1666; oppure a una millanteria, diretta a non farsi attribuire l’inopportuno addebito di esordiente nell’ambito della disciplina astrologica. Entrambe le tesi hanno pari dignità, mi sembra: resta il fatto che di edizioni precedenti di questo Trattato non ne ho mai trovata traccia.
Esemplari: Bibl. statale Cremona; Bibl. Naz. Centrale Firenze (esemplare incompleto).
Bibliografia: Riccardi I 1 19 e II II 83 (edizioni 1671, 1678, 1704, 1714, 1727); Olschki 13069 (edizione 1727); Bibl. Magica 47-54 (edizioni 1681-1690); Houzeau-Lancaster 15295 (senza specificazioni).